Il commissario per la privacy è molto preoccupato per la segnalazione da parte di RNZ di informazioni personali che sono state prese da documenti trapelati online a seguito dell’attacco informatico Waikato DHB.
Questo reportage sembrerebbe sollevare questioni etiche piuttosto significative e sarei preoccupato al pensiero di giornalisti che si occupino di informazioni personali profondamente sensibili ottenute illegalmente per identificare e generare storie. Il fatto che una fonte mediatica sembri averlo fatto potrebbe indurre altre a farlo, creando un mercato e monetizzando efficacemente questo materiale molto personale.
È essenziale che le persone, compresi i media, rispettino le informazioni personali degli altri. È probabile che tutte le informazioni provenienti dalla violazione del ransomware Waikato DHB siano informazioni personali sensibili, che potrebbero causare molta ansia alle persone colpite.
I giornalisti non dovrebbero accedere a queste informazioni e in nessun caso dovrebbero contribuire alla loro diffusione più ampia. Ciò non fa che aumentare l’angoscia di coloro le cui informazioni personali sono state divulgate.
L’Office of the Privacy Commissioner sta attualmente valutando se la questione debba essere portata all’attenzione della Broadcasting Standards Authority e/o del New Zealand Media Council.
FONTE: AUTORITA’ PER LA PROTEZIONE DEI DATI DELLA NUOVA ZELANDA