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AUTORITA’ DI CONTROLLO MALTESE: Marketing diretto non richiesto

AUTORITA’ DI CONTROLLO MALTESE: Marketing diretto non richiesto

L’era digitale ha rivoluzionato il modo in cui i dati personali vengono elaborati sia in ambito privato che commerciale. La spinta incessante per l’innovazione e il progresso tecnologico sta plasmando radicalmente il nostro presente e il futuro. Internet, che vede la sua origine da un progetto di rete militare, è diventato onnipresente nella nostra agenda quotidiana.

Le organizzazioni commerciali utilizzano comodamente la piattaforma elettronica per promuovere i propri prodotti e servizi in modo rapido, affidabile ed economico. Il marketing è uno strumento fondamentale nella gestione aziendale e le strategie sono generalmente concepite per raggiungere il maggior numero possibile di destinatari. A questo proposito, capitalizzare sulla raccolta di informazioni personali è fondamentale per le persone impegnate in un’attività commerciale. 

Tuttavia, questo impegno garantisce sempre che i diritti alla privacy delle persone siano tutelati e messi in prima linea rispetto a qualsiasi altro interesse commerciale prevalente?

Il processo di invio di una comunicazione elettronica a fini di marketing diretto è regolato dalle disposizioni della legislazione sulla protezione dei dati. La legge stabilisce che nessuna persona può inviare tale comunicazione senza aver richiesto il consenso preventivo del destinatario previsto, a condizione che i dati di contatto non siano stati raccolti in relazione a una vendita precedente di un prodotto o servizio. In tal caso, la comunicazione elettronica deve promuovere esclusivamente un prodotto o servizio, simile a quello precedentemente venduto o reso.

Al destinatario è sempre data la possibilità di opporsi, gratuitamente e in modo facile e semplice dalla ricezione di ulteriori comunicazioni elettroniche di marketing. È indispensabile che la clausola di esclusione sia inclusa in ogni singolo messaggio in uscita. Nascondere o nascondere l’identità del mittente è in contrasto con il principio di trasparenza ed è proibito dalla legge.

Lo spirito del regime di protezione dei dati è principalmente quello di fornire protezione alle persone fisiche contro la violazione dei loro diritti alla privacy; tuttavia questo regolamento fa un ulteriore passo avanti e estende l’applicabilità alle persone giuridiche.

La legislazione nazionale autorizza il Commissario a indagare sui casi di violazione della privacy all’interno dei confini della giurisdizione maltese. Ciò significa che la legge si applica alle comunicazioni di marketing che provengono da un mittente a Malta e in cui l’indirizzo e-mail o il numero di cellulare nel caso di un servizio di messaggistica breve porta all’identificazione dello stesso mittente. Ciò nonostante, in caso di comunicazioni indesiderate provenienti da altri Stati membri dell’UE, l’Ufficio può assistere la persona ricevente nella risoluzione del reclamo attraverso il meccanismo di collaborazione istituito tra le nostre controparti europee.

È un fatto indiscusso che la maggior parte delle comunicazioni di marketing indesiderate, comunemente note come spam, provengono dagli Stati Uniti. Il meccanismo di filtro antispam ospitato sui server dei fornitori di servizi, abbinato alle soluzioni di filtro antispam installate localmente sui personal computer, svolge un ruolo fondamentale nel ridurre la quantità di posta indesiderata che raggiunge incessantemente le nostre caselle postali.

Si può legittimamente sostenere che le comunicazioni di marketing indesiderate inondano anche le nostre cassette postali e raggiungono anche i nostri apparecchi telefonici. Anche questo è un fastidio.

La legge prevede l’invio di comunicazioni di marketing da parte di servizi postali convenzionali e prevede che tali comunicazioni possano essere inviate, dato che al destinatario viene fornita la possibilità di opporsi alla ricezione di ulteriori lettere di marketing.

Laddove le comunicazioni di marketing siano indirizzate a “L’occupante” e non contengano dati personali, la legge non si applica a causa dell’esclusione del trattamento dei dati personali. Tuttavia, si può chiaramente indicare la riluttanza a ricevere ulteriore posta indesiderata fissando una nota sulla cassetta delle lettere.

Allo stesso modo, la legislazione sulla protezione dei dati non vieta le chiamate telefoniche, specificamente intese a promuovere un determinato prodotto o servizio. Tuttavia, il chiamante è tenuto a informare la persona con il vero scopo della telefonata all’inizio della conversazione e consentire alla persona di decidere liberamente se continuare o meno con la chiamata. La decisione dell’interessato dovrebbe essere rispettata in caso di chiamate future.

Detto questo, la legislazione sulla privacy si attacca a un paio di principi che stabiliscono la piattaforma per l’elaborazione delle buone pratiche. Le informazioni personali devono essere ottenute legittimamente e non elaborate per uno scopo incompatibile con quello per il quale sono state raccolte. Ad esempio, l’elenco telefonico, un registro disponibile al pubblico, può essere utilizzato da qualsiasi persona per contattare un abbonato il cui nome appare su di esso. Chiunque non desideri essere contattato ha la possibilità di ritirare i dettagli dalla directory e passare allo stato di ex directory.

Le denunce ricevute dall’Ufficio in materia sono sempre in aumento. Il commissario si impegna a diffondere maggiore consapevolezza sulla protezione dei dati e ad esaminare ogni denuncia con un alto grado di responsabilità e pari importanza. La promozione dei requisiti di protezione dei dati non deve essere considerata un onere legale per la comunità aziendale ma, al contrario, un importante fattore di vendita.

FONTE: AUTORITA’ PER LA PROTEZIONE DEI DATI DI MALTA

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