Deve essere valutata la durata di vita strettamente utile dei database delle persone infette e di coloro che hanno avuto contatti con loro.
Anche i database dei pazienti ordinari che, a causa della pandemia, sono stati trasferiti dall’ospedale devono essere protetti, ha affermato il Commissario
La pandemia ha rispecchiato le insufficienze e le carenze del settore sanitario per il trattamento adeguato dei dati personali del numero infinito di pazienti COVID-19, ha affermato il Presidente Commissario dell’Istituto nazionale per la trasparenza, l’accesso alle informazioni e la protezione dei dati personali (INAI ).
Comunicado INAI-228-20
FONTE: AUTORITA’ PER LA PROTEZIONE DEI DATI DEL MESSICO – INAI