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AUTORITÀ DI CONTROLLO AUSTRALIANA: L’Alta Corte dà il via libera alla causa dell’OAIC contro Facebook

AUTORITÀ DI CONTROLLO AUSTRALIANA: L’Alta Corte dà il via libera alla causa dell’OAIC contro Facebook

L’Ufficio del Commissario australiano per l’informazione (OAIC) ha accolto oggi con favore la decisione della Corte Suprema dell’Alta Corte d’Australia di revocare il permesso speciale di Facebook Inc. di presentare ricorso all’Alta Corte.

L’Alta Corte ha accolto la richiesta del Commissario di revocare il congedo speciale a causa di una modifica del Regolamento della Corte Federale in relazione al servizio all’estero.

Questo apre la strada al ritorno del procedimento alla Corte federale. Il procedimento di merito per la richiesta di sanzioni civili contro Facebook Ireland e Facebook Inc. per la questione Cambridge Analytica andrà avanti.

“La decisione odierna è un passo importante per garantire che le piattaforme digitali globali possano essere chiamate a rispondere del trattamento dei dati personali degli australiani”, ha dichiarato Angelene Falk, commissario australiano per l’informazione e la privacy.

“Le entità che operano in Australia sono responsabili delle violazioni della legge australiana sulla privacy e devono garantire che le loro operazioni in Australia siano conformi a tale legge”, ha dichiarato il Commissario Falk.

Il contesto

Il 9 marzo 2020, il Commissario ha presentato un procedimento contro Facebook Inc e Facebook Ireland (collettivamente, Facebook), con sede negli Stati Uniti, presso la Corte federale, sostenendo che la piattaforma di social media ha commesso gravi e/o ripetute interferenze con la privacy in violazione della legge australiana sulla privacy.

Il Commissario sostiene che dal 12 marzo 2014 al 1° maggio 2015:

  • Facebook ha divulgato le informazioni personali degli utenti australiani di Facebook all’applicazione This Is Your Digital Life (l’applicazione) in violazione del Principio australiano sulla privacy (APP) 6. La maggior parte di questi utenti non ha installato personalmente l’app e le loro informazioni personali sono state divulgate attraverso l’uso dell’app da parte dei loro amici.
  • Facebook non ha adottato misure ragionevoli durante questo periodo per proteggere le informazioni personali dei suoi utenti dalla divulgazione non autorizzata, in violazione dell’APP 11. Il risultato è che le informazioni dei cittadini australiani sono state divulgate in modo illecito.
  • Di conseguenza, le informazioni degli australiani sono state esposte al rischio di essere divulgate a Cambridge Analytica e utilizzate per scopi politici.

Il 25 settembre 2020, Facebook Inc ha chiesto l’autorizzazione ad appellare la decisione interlocutoria della Corte del 14 settembre 2020 (relativa alla notifica di documenti legali all’entità con sede negli Stati Uniti) alla Corte federale.

Nella decisione del 14 settembre 2020, il giudice Thawley ha ritenuto che il Commissario avesse stabilito un caso prima facie che Facebook Inc stesse svolgendo attività commerciali in Australia e che stesse raccogliendo e detenendo informazioni personali in Australia nel momento rilevante, ai sensi dell’articolo 5B(3) del Privacy Act 1988.

Facebook Inc ha presentato appello contro la decisione del 14 settembre 2020 e il 7 febbraio 2022 la Corte federale ha respinto l’appello di Facebook Inc.

Facebook Inc ha chiesto, e il 16 settembre 2022 ha ottenuto, un permesso speciale per appellarsi alla High Court of Australia in relazione alla decisione della Full Federal Court.

In seguito a una modifica delle Federal Court Rules 2011, entrata in vigore nel gennaio 2023, il Commissioner ha chiesto di revocare la concessione del congedo speciale a Facebook Inc.

Il 7 marzo 2023, l’Alta Corte ha accolto la richiesta del Commissario di revocare la concessione del congedo speciale. Ciò sulla base del fatto che la questione non sollevava più un problema di importanza pubblica. Le spese sono state riconosciute al Commissario.

A seguito della decisione, Facebook Inc. non è riuscita ad annullare la notifica dell’istanza del Commissario. Il procedimento tornerà alla Corte Federale e il procedimento sostanziale che richiede sanzioni civili contro Facebook Ireland e Facebook Inc andrà avanti.

https://www.oaic.gov.au/newsroom/high-court-clears-way-for-oaic-case-against-facebook-to-proceed

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