L’autorità norvegese per la protezione dei dati ha completato la sua indagine su www.boliglag.dk. Nella sua decisione l’autorità di controllo critica il fatto che il trattamento dei dati relativi ai proprietari di abitazioni non abbia una base giuridica secondo le norme sulla protezione dei dati.
Nel marzo 2024, l’autorità danese per la protezione dei dati ha avviato un caso di propria iniziativa contro Boliglag ApS in merito al trattamento dei dati personali sul sito web www.boliglag.dk .
L’indagine è stata avviata sulla base di una serie di reclami e richieste di informazioni ricevuti dall’autorità danese per la protezione dei dati.
A questo proposito, l’autorità danese per la protezione dei dati ha riscontrato che era possibile cercare informazioni sugli immobili presenti sul sito web effettuando una ricerca presso un indirizzo specifico oppure effettuando una ricerca direttamente tramite il nome di una persona fisica. I risultati della ricerca mostravano il profilo della casa, che conteneva informazioni su ad es. nome, sesso ed età degli attuali e precedenti proprietari della casa, nonché cronologia delle vendite e valore delle vendite della casa.
L’autorità norvegese per la protezione dei dati ha ora preso una decisione sul caso ed esprime critiche nei confronti di Boliglag ApS.
Sarà spesso legale per un titolare del trattamento trattare, inclusa la pubblicazione, dati personali ottenuti da uno o più registri accessibili al pubblico e che sono già stati pubblicati.
Tuttavia, dopo una valutazione concreta nel caso di www.boliglag.dk, l’autorità danese per la protezione dei dati ha ritenuto che il trattamento dei dati personali sul sito web non può avvenire nel quadro della “regola del bilanciamento degli interessi” di cui all’articolo 6, paragrafo 1 del Regolamento sulla protezione dei dati. 1, lettera f.
L’autorità danese per la protezione dei dati ha sottolineato che, sebbene l’obiettivo di rendere i dati sugli alloggi facilmente accessibili e di creare trasparenza nel mercato immobiliare sia concreto e pertinente, questo obiettivo può essere raggiunto solo in un modo meno invasivo per la privacy delle persone interessate.
L’autorità danese per la protezione dei dati ha inoltre sottolineato che gli interessati non possono ragionevolmente aspettarsi una raccolta e una pubblicazione così ampia dei loro dati personali come comportava la soluzione su www.boliglag.dk . La pubblicazione aveva un carattere particolarmente invasivo in quanto le informazioni potevano essere ricercate effettuando una ricerca sul nome della singola persona.