L’Agenzia danese per la protezione dei dati ha criticato duramente la Polizia nazionale danese per aver divulgato le informazioni relative a un cittadino che aveva ricevuto una multa per eccesso di velocità per utilizzarle nel progetto di ricerca EASE. Tuttavia, il cittadino aveva contestato la multa e stava aspettando che il caso venisse deciso dai tribunali.
Nella prima metà del 2022, l’Agenzia danese per la protezione dei dati ha ricevuto una serie di richieste da parte di cittadini insoddisfatti del fatto che la Polizia nazionale danese avesse divulgato all’Università di Aalborg le informazioni relative al fatto di aver ricevuto una multa per eccesso di velocità, per utilizzarle nel progetto di ricerca Intervention Against Speed Offenders (EASE).
Il progetto di ricerca EASE si occupa di prevenire le infrazioni per eccesso di velocità nel traffico e intende dimostrare se gli automobilisti ricevono meno multe per eccesso di velocità se completano un programma di apprendimento online sulla sicurezza stradale dopo aver ricevuto una multa per eccesso di velocità. Il progetto è frutto della collaborazione tra l’Università di Aalborg, l’Università tecnica della Danimarca e la Polizia nazionale danese e durerà dal 1° novembre 2019 al 1° aprile 2024.
Una delle richieste di informazioni all’Agenzia danese per la protezione dei dati proveniva da un cittadino che si era opposto alla multa proposta e che era in attesa che il tribunale si occupasse del caso.
L’Agenzia danese per la protezione dei dati – dopo che il caso è stato esaminato dal Consiglio per i dati – non ha riscontrato alcuna base per annullare la valutazione della Polizia nazionale danese secondo cui quest’ultima poteva divulgare le informazioni sulle infrazioni stradali degli automobilisti all’Università di Aalborg per utilizzarle nel progetto di ricerca ai sensi dell’articolo 10(1) della legge danese sulla protezione dei dati.
Le multe in corso non potevano essere divulgate
Tuttavia, l’Agenzia danese per la protezione dei dati ha trovato motivi per criticare seriamente il fatto che la divulgazione da parte della Polizia nazionale danese non sia stata effettuata in conformità con i principi di limitazione delle finalità e di minimizzazione dei dati, in quanto la divulgazione da parte della Polizia nazionale danese non è stata effettuata per uno scopo obiettivo e pertinente.
A questo proposito, l’Agenzia danese per la protezione dei dati ha sottolineato che, al momento della divulgazione da parte della Polizia nazionale danese, si deve ancora ritenere che il cittadino in questione abbia violato la legge danese sul traffico stradale fino a quando il caso non è stato deciso dai tribunali e che, secondo l’Agenzia danese per la protezione dei dati, il gruppo target del progetto di ricerca era costituito da persone che hanno violato la legge danese sul traffico stradale.
L’Agenzia danese per la protezione dei dati ha anche trovato i motivi per ordinare alla Polizia nazionale danese di cessare di divulgare all’Università di Aalborg le informazioni sui cittadini che hanno ricevuto una multa per eccesso di velocità, nel caso in cui la persona in questione si sia opposta alla multa proposta e il caso non sia ancora stato deciso dai tribunali.
La Polizia nazionale danese ha successivamente informato l’Agenzia danese per la protezione dei dati che la Polizia nazionale danese intende immediatamente conformarsi all’ordine dell’Agenzia danese per la protezione dei dati e che non sono state divulgate ulteriori informazioni dal settembre 2022.
Inoltre, la Polizia nazionale danese ha chiesto all’Università di Aalborg di cancellare i dati del cittadino in questione, così come la Polizia nazionale danese ha trovato motivo di indagare se i dati di altri cittadini siano stati divulgati al progetto di ricerca, quando il cittadino non rientra nel quadro del progetto.
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