In risposta a numerose lamentele degli internauti, la CNIL invita gli editori dei siti a modificare i loro banner cookie ritenuti fuorvianti.
La CNIL ha ricevuto denunce riguardanti banner fuorvianti di consenso che invitano gli utenti di Internet ad accettare i cookie.
Si ricorda che, salvo alcune eccezioni, i cookie possono essere inseriti solo dopo il consenso degli utenti di Internet. Inoltre, rifiutare i cookie dovrebbe essere semplice quanto accettarli.
La normativa non impone una particolare modalità di presentazione delle scelte sul banner che raccoglie il consenso al deposito dei cookie. D’altro canto, affinché il consenso sia valido, gli editori devono fare attenzione a scegliere presentazioni che non inducano in errore l’utente di Internet.
Pertanto, l’informazione che appare nel banner deve essere chiara e completa e specificare lo scopo dei cookie che potrebbero essere depositati e i mezzi per opporsi a tale deposito.
Quando riceve un reclamo, la CNIL analizza caso per caso i banner di raccolta del consenso nel rispetto della legge sulla protezione dei dati (articolo 82), nonché alla luce delle sue linee guida, della raccomandazione sui tracciatori e della normativa finale rapporto dedicato ai cookie banner adottato dal Comitato europeo per la protezione dei dati (GEPD) il 17 gennaio 2023.
È sulla base di questi elementi che, a seguito dell’esame delle denunce, la CNIL ha intimato a diversi editori di siti di modificare i loro banner perché:
- la possibilità di rifiutare il deposito di un cookie non è così semplice come accettarlo;
- incoraggiano gli utenti di Internet ad acconsentire al deposito di cookie presentando informazioni ambigue o fuorvianti.
Concretamente, le pratiche non conformi osservate includono quanto segue:
- l’opzione di rifiuto si concretizza in un link cliccabile le cui scelte di colore, dimensione dei caratteri e font evidenziano in modo sproporzionato l’opzione di accettazione rispetto a quella di rifiuto;
- l’opzione di opt-out viene confusa con l’informativa a causa della sua ubicazione al punto da non essere facilmente distinguibile;
- l’opzione di rifiuto è allegata ad altri paragrafi senza spaziatura sufficiente per distinguere visivamente la modalità di rifiuto dei traccianti da tutte le altre informazioni portate alla sua attenzione;
- l’opzione di accettazione è presentata più volte nel banner mentre quella relativa al rifiuto è presente una sola volta, peraltro in termini non espliciti (“Rifiuto per finalità non essenziali”).
Il Presidente della CNIL ha ritenuto che questi banner costituissero una violazione della legge sulla protezione dei dati (art. 82) e ha ordinato agli editori dei siti di modificare, entro un mese, il loro banner di raccolta del consenso al deposito di cookie in modo che il il consenso raccolto è valido.
La CNIL invita tutte le parti interessate a garantire che le loro pratiche siano conformi ai requisiti del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) e della Direttiva ePrivacy.
https://www.cnil.fr/fr/bannieres-cookies-trompeuses-la-cnil-met-en-demeure-des-editeurs-de-sites-web