La radio svedese ha recentemente rivelato che un gran numero di farmacie online europee ha condiviso i dati personali dei clienti attraverso pixel di tracciamento. Questo caso dovrebbe essere un campanello d’allarme anche per i siti web norvegesi.
Nel peggiore dei casi, le informazioni sanitarie sensibili potrebbero essere state condivise e utilizzate per scopi di marketing. Secondo la Radio svedese, oltre 100 farmacie hanno condiviso gli acquisti dei loro clienti con Facebook (sverigesradio.se).
I pixel di tracciamento sono una tecnologia che può essere utilizzata per mappare in dettaglio i movimenti degli utenti su un sito web, come ad esempio gli articoli letti e i prodotti aggiunti al carrello. Lo scopo è spesso quello di raggiungere gli utenti con il marketing sui social media o su altre piattaforme, dove il marketing è personalizzato in base a ciò che gli utenti hanno fatto sul sito web. La tecnologia può essere utilizzata anche per analizzare il funzionamento dei siti web o del marketing.
“I pixel di tracciamento possono minacciare la privacy in diversi modi, perché comportano il tracciamento e il monitoraggio invisibile degli utenti e i dati personali vengono spesso condivisi con altre organizzazioni”, afferma Tobias Judin, responsabile della sezione internazionale dell’Autorità norvegese per la protezione dei dati.
Su alcuni siti web – come le farmacie online – i movimenti degli utenti possono anche rivelare informazioni sensibili, come quelle sulla salute. In linea di principio, non è consentito condividere tali informazioni o utilizzarle per scopi di marketing senza consenso.
Bisogna essere consapevoli delle normative
L’Autorità norvegese per la protezione dei dati personali è generalmente preoccupata per l’uso irresponsabile dei pixel di tracciamento e di altre tecnologie di tracciamento.
È probabile che molti siti web norvegesi utilizzino pixel di tracciamento o altre tecnologie di tracciamento senza essere consapevoli di quali informazioni le tecnologie di tracciamento scoprono o con chi vengono condivise. Tutte le organizzazioni devono essere consapevoli delle norme sulla protezione dei dati quando implementano soluzioni di analisi e marketing sui loro siti web, ma purtroppo alcune non lo fanno. Per gli utenti dei siti web, questo è potenzialmente un grande rischio per la privacy, mentre per le organizzazioni rappresenta un significativo rischio legale e di reputazione.
L’Autorità norvegese per la protezione dei dati incoraggia ora tutte le organizzazioni norvegesi a verificare la presenza di pixel di tracciamento e di altre tecnologie di tracciamento nei loro siti web. “A meno che l’organizzazione non abbia fatto delle buone valutazioni, non abbia una visione d’insieme del flusso di dati e non sia sicura che l’uso degli strumenti sia in linea con la politica sulla privacy, gli strumenti dovrebbero essere semplicemente rimossi”, afferma Judin.
Ciò è particolarmente importante per i siti web in cui i movimenti degli utenti possono rivelare direttamente o indirettamente informazioni sensibili, come salute, religione, orientamento sessuale o opinioni politiche.
Preoccupazione per il tracciamento sui siti web pubblici
Anche l’Autorità norvegese per la protezione dei dati è molto preoccupata per il tracciamento sui siti web pubblici. Nel 2021, il Consiglio norvegese per la tecnologia ha analizzato il modo in cui una selezione di organizzazioni statali e municipali traccia i propri utenti web, scoprendo che 38 organizzazioni su 41 condividono i dati degli utenti con soggetti commerciali (teknologiradet.no).
“I cittadini devono poter chiedere liberamente informazioni al settore pubblico e comunicare con esso senza essere tracciati. L’appello si applica quindi anche alle organizzazioni pubbliche”, conclude Judin.