L’Autorità di controllo tedesca (BfDI), il professor Ulrich Kelber, traccia un bilancio positivo delle sue attività internazionali nel 2023, con particolare attenzione alla creazione delle condizioni per il Data Free Flow with Trust – DFFT.
A questo proposito, il BfDI afferma:
Siamo impegnati a garantire che il DFFT diventi finalmente realtà. Puntiamo a raggiungere una comprensione uniforme di standard di protezione elevati in dialogo con altri Paesi terzi e reti regionali. Questo obiettivo può essere raggiunto anche in modo da favorire i diritti fondamentali, anche con miglioramenti nei Paesi che attualmente non hanno regole di protezione dei dati o le hanno scarse. Prof. Ulrich Kelbe
Una condizione fondamentale a tal fine sono le regole democratiche e basate sui diritti fondamentali per l’accesso delle autorità pubbliche ai dati in possesso di privati per scopi di sicurezza nazionale o di applicazione della legge. A questo proposito, il BfDI si impegna a garantire il rispetto degli standard della Dichiarazione dell’OCSE sull’accesso delle autorità pubbliche a livello internazionale. In qualità di ospite della riunione delle autorità di protezione dei dati del G7 (G7 DPA Roundtable) nel 2022, il BfDI ha fatto del DFFT un tema chiave della cooperazione internazionale.
In vari progetti, il BfDI ha proseguito il suo impegno, ad esempio come relatore di un documento di riferimento sulle certificazioni ai sensi del Regolamento generale europeo sulla protezione dei dati e delle norme globali sulla privacy transfrontaliera, attualmente sviluppato nell’ambito della Tavola rotonda delle autorità di protezione dei dati del G7. In qualità di co-iniziatore della “Risoluzione sul raggiungimento degli standard globali di protezione dei dati” dell’Assemblea globale della privacy di quest’anno, si è inoltre adoperato per ottenere elevati standard internazionali di protezione dei dati a livello globale.
Inoltre, il BfDI è richiesto per consultazioni, anche da un gruppo dei più grandi Paesi Pacifico-Agricoli (Global CBPR) che vogliono ottenere un libero flusso di dati tra di loro e con l’Europa, e nell’European Data Innovation Board della Commissione UE.