A seguito di un deferimento della CNIL, il tribunale giudiziario di Parigi ha chiesto ai fornitori di servizi Internet (ISP) di bloccare l’accesso a un sito che ospita dati sanitari per quasi 500.000 persone. La CNIL, che ha già effettuato tre controlli su questa fuga di dati, prosegue le indagini.
A seguito di un deferimento del presidente della CNIL, il tribunale giudiziario di Parigi ha appena adottato, mercoledì 4 marzo, una decisione che chiede ai principali fornitori di servizi Internet (ISP) di bloccare l’accesso a un sito Web che ospita un file contenente dati relativi a quasi 500.000 pazienti, compresi i dati sanitari. L’autorità resterà attenta, di concerto con l’ANSSI e la Procura di Parigi, alla necessità di eventuali misure aggiuntive.
Questa decisione fa seguito alle indagini immediatamente avviate dalla CNIL dopo la rivelazione alla stampa di questa violazione dei dati.
La CNIL ha quindi effettuato, in questa fase, tre operazioni di controllo. Ha inoltre preso le misure necessarie con le organizzazioni interessate affinché le persone i cui dati sono stati diffusi siano informate di tale violazione dai laboratori il prima possibile.
L’autorità sta proseguendo le sue indagini, in particolare per verificare che siano state adottate le opportune misure tecniche per mettere in sicurezza i dati trattati dai vari attori coinvolti.
FONTE: AUTORITA’ PER LA PROTEZIONE DEI DATI DELLA FRANCIA – CNIL