Il ministero della Giustizia e della preparazione alle emergenze vuole raccogliere informazioni sui passeggeri aerei da tutti i cittadini norvegesi e archiviare le informazioni per cinque anni. Nella risposta alla consultazione, l’Ispettorato dei dati chiarisce che tale tempo di conservazione è troppo lungo.
La proposta, che è ora in fase di consultazione, significa che le informazioni sui passeggeri aerei sono conservate per cinque anni e che la polizia può richiedere l’identificazione di persone che in precedenza non avevano un legame noto con il terrorismo o con reati gravi.
L’Agenzia norvegese per la protezione dei dati comprende la necessità della polizia di sapere se le persone che arrivano nel paese sono sospettate o collegate al terrorismo internazionale o ad altri reati gravi.
Il tempo di conservazione deve essere ridotto
La proposta fornirà giustamente un’apertura per l’archiviazione delle informazioni per cinque anni, con l’opportunità di eseguire ricerche di big data senza un controllo preventivo indipendente. Le informazioni includeranno nome, indirizzo, telefono, indirizzo e-mail, itinerario, nomi delle persone che viaggiano insieme, numero di posto, cronologia delle prenotazioni, informazioni sul pagamento, informazioni sul bagaglio, numero di passaporto e nazionalità, ecc.
In una società in cui gli attori privati fanno affidamento su grandi quantità di informazioni, è importante essere consapevoli di quali barriere dovrebbero esserci per la raccolta e l’uso di queste informazioni da parte del governo.
Sorveglianza segreta
Bisogna vedere la proposta in relazione ad altri progetti di legge, che prevedono il monitoraggio dei cittadini norvegesi, tra l’altro la raccolta facilitata in una nuova legge sull’intelligence e l’ ottenimento di indirizzi IP . Queste proposte consentono sempre più una sorveglianza segreta senza un controllo preventivo indipendente.
La capacità dello Stato di monitorare i cittadini non si basa oggi su ciò che è tecnicamente possibile, ma su scelte politiche e legali su quali informazioni è desiderabile raccogliere.
Il Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) ritiene che la raccolta generale e indifferenziata di informazioni sui passeggeri aerei non sia in linea con il diritto dell’UE, in parte perché la quantità di informazioni non è proporzionale alla loro utilità. In un rapporto della Commissione si sottolinea che la raccolta di dati da circa un miliardo di passeggeri all’anno ha portato a risultati concreti solo in 13 casi.
horingssvar-fra-datatilsynet--endringer-i-grenseloven-mv.