L’Autorità Nazionale di Vigilanza ha concluso un’indagine su una persona fisica ed ha riscontrato una violazione delle disposizioni dell’art. 5 comma (1) lettera a) eb) e al comma (2), riportato all’art. 6 comma (1), nonché quanto previsto dall’art. 13 commi (1) – (3) e art. 32 paragrafo (2) del Regolamento generale sulla protezione dei dati.
La persona fisica, in qualità di operatore, è stata sanzionata con una sanzione pecuniaria per un importo complessivo di 974,89 (pari all’importo di 200 EURO).
L’indagine è stata avviata a seguito della ricezione di diverse notifiche di lamentela che attraverso il sito, compilando un modulo che genera una dichiarazione sotto la propria responsabilità necessaria per lasciare l’abitazione durante lo stato di emergenza. alcuni dati personali, ovvero nome, cognome, nome dei genitori, domicilio, codice numerico personale, serie e numero del documento di identità, l’indirizzo della casa appunto, il luogo del viaggio, la finalità del viaggio e la firma.
Durante le indagini, l’Autorità di controllo nazionale ha rilevato che l’operatore non ha presentato prove per dimostrare di aver trattato legalmente dati personali, raccolti e archiviati sul sito web.
Allo stesso tempo, si è riscontrato che non ha presentato prove che dimostrino di aver fornito informazioni agli interessati in merito al trattamento dei loro dati personali, raccolti sullo stesso sito.
L’operatore (persona fisica), inoltre, non ha adottato misure di sicurezza adeguate per garantire che il file contenente i dati personali degli interessati non sia soggetto a rischi di elaborazione, generati in particolare, accidentalmente o illegalmente, da distruzione, smarrimento o smarrimento, Modifica , divulgazione non autorizzata o accesso non autorizzato ai dati personali trasmessi, archiviati o altrimenti elaborati.