Il Garante per la tutela della privacy (IMY) ha ora deciso una nuova politica di vigilanza e un piano per le ispezioni che verranno svolte nel prossimo biennio. Un obiettivo generale è indagare sui reclami degli individui.
L’IMY, ex ispettorato svedese dei dati, ha ora deciso una nuova politica e un nuovo piano di supervisione per i quali verranno svolte ispezioni, ossia audit, nei prossimi due anni.
Nei prossimi due anni, la maggior parte delle questioni di supervisione di IMY riguarderà il regolamento sulla protezione dei dati e si baserà su reclami da parte di individui.
Il regolamento sulla protezione dei dati, GDPR, rafforza i diritti delle persone e aumenta i requisiti per le aziende, le autorità e altri che gestiscono i dati personali. È quindi importante che i reclami delle persone vengano esaminati e che si presti attenzione alle gravi carenze nel trattamento dei dati personali.
IMY può anche avviare la supervisione di propria iniziativa in relazione a una segnalazione di un incidente con dati personali, un suggerimento, informazioni nei media o a causa di altre informazioni. Può anche trattarsi di informazioni nei reclami che l’autorità ritiene portino a una supervisione più ampia rispetto alla semplice copertura del reclamo individuale.
Le indagini possono essere avviate, ad esempio, se viene giudicata una grave violazione del diritto alla privacy delle persone, se il trattamento influisce o può avere conseguenze per molti individui e se coinvolge nuove tecnologie o un nuovo uso della tecnologia esistente che può pregiudicare sostanzialmente il diritto dell’individuo alla privacy.
Altre occasioni in cui l’IMY può avviare indagini sono se l’autorità si rende conto che c’è una grave violazione delle buone pratiche nella riscossione dei crediti o nelle attività di informazione sul credito o attività illegali.
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