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L’ex dipendente di Yahoo che sbirciava nelle mail delle giovani utenti, condannato a 5 anni di arresti domiciliari

L’ex dipendente di Yahoo che sbirciava nelle mail delle giovani utenti, condannato a 5 anni di arresti domiciliari

Dovrà trascorrere i prossimi cinque anni agli arresti domiciliari nella propria abitazione l’ex dipendente guardone di 34 anni residente in California che aveva violato gli account di 6.000 donne in cerca di foto e video sessualmente esplicite. La condanna stabilita dal giudice prevede anche il pagamento di una sanzione pecuniaria di 5.000 dollari e la restituzione a Yahoo per cui lavorava di una somma pari a 118.456 dollari.

Ruiz aveva infatti lavorato per l’azienda americana dal 2009 al luglio di due anni fa. Sfruttando gli strumenti di accesso al back-end del servizio aveva ottenuto gli hash delle password per l’autenticazione al servizio di email concentrandosi su utenti donne di giovane età, comprese alcune amiche e colleghe, sbirciando poi nelle loro caselle alla ricerca di immagini e video espliciti che aveva salvato su un hard disk removibile su cui sono stati rinvenuti migliaia di file scaricati per un totale pari a circa 2 Terabyte, supporto che, prima di confessare, aveva distrutto nel momento in cui era stato scoperto dagli agenti dell’FBI su segnalazione di altri ingegneri di Yahoo che nel giugno del 2018 avevano segnalato i fatti alle autorità.

Nel corso delle indagini è emerso inoltre che ha sfruttato l’accesso agli account per entrare nei profili delle vittime registrati anche su altri servizi come iCloud, Gmail, Hotmail e Dropbox.

Secondo il Daily Mail, il 34enne potrebbe aver compromesso la privacy di circa 6.000 persone, ma l’impossibilità di accedere ai contenuti ha permesso di risalire all’identità solo di 3.137 interessati colpiti. La facoltà di scontare la pena nel proprio domicilio è stata concessa perché l’imputato si è dimostrato collaborativo e perché i contenuti non sono mai stati pubblicati online.

FONTE: FEDERPRIVACY

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